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LA SETTIMANA SANTA A MÁLAGA


La Settimana Santa di Màlaga, dopo quella di Siviglia (Sevilla), è la seconda per importanza di tutta la Spagna; festa barocca e andalusa per eccellenza, trasforma in questi giorni la città di Màlaga in un enorme palcoscenico su cui tutta la popolazione ricorda i momenti della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Principali protagonisti della Settimana Santa malaghegna sono indubbiamente le Confraternite (Cofradias), molto numerose ed aventi ognuna un consistente numero di iscritti, tra i quali il notissimo attore di fama internazionale Antonio Banderas.

CENNI STORICI SULLE CONFRATERNITE (COFRADIAS)
Senza ombra di dubbio, ciò che nella Età Moderna ha segnato il destino delle Confraternite (Cofradias) a Màlaga e nel resto della Spagna, è la Riforma Protestante, seguita dal Concilio di Trento (XVI secolo) e dalla Controriforma Cattolica. La Chiesa, per combattere l' eresia rappresentata dalla dottrina protestante, ha preferito, per contrapposizione alla nuova corrente confessionale, il culto delle Immagini Sacre. Questo segno di identità aveva una doppia intenzione:
1) essere un segno di distinzione del credo cattolico;
2) catechizzare il popolo, visto che la maggior parte della popolazione era analfabeta.


Durante il periodo barocco a Màlaga vi è stato tutto un fiorire di Confraternite, fondate sia dai ceti nobili che da quelli popolari. E' da notare che la Settimana Santa di quell' epoca non aveva niente a che vedere con quella attuale.
Tutti i troni (tronos) uscivano dalle rispettive chiese e non esisteva ancora il fenomeno delle "Casas de Hermandad". Le immagini erano collocate su una struttura di legno sostenuta da 8 o 10 persone, accompagnate dagli "hermanos de luz" (figura equivalente agli attuali nazareni) e dagli "hermanos de sangre" o disciplinanti che, durante tutto il percorso, si flagellavano violentemente offrendo al pubblico che presenziava uno spettacolo piuttosto cruento.
La proliferazione di penitenti che si flagellavano durante il percorso delle processioni e l' esibizionismo delle classi più abbienti, che sceglievano i migliori posti per vedere la processione e portavano distintivi sulla tunica nazarena, portarono l' Autorità Ecclesiastica a stabilire norme per regolare tali eccessi e per ricondurre le Confraternite nel sentiero della giusta pietà popolare.


Nell'
epoca dell' Illuminismo (XVIII secolo) troviamo una società che comincia a cambiare il proprio modo di pensare. Gli illuministi non erano sostenitori delle Confraternite come i loro predecessori, giacché queste erano considerate eredi dell'oscurantismo e delle superstizioni religiose. Questa nuova maniera di concepire la religiosità popola
re indusse i governanti ad adottare misure per favorire l' ordine pubblico e la compostezza, senza esagerazioni, durante le processioni.

Il XIX secolo
non ebbe un inizio molto favorevole per il mondo delle Confraternite malaghegne; infatti, con l'invasione delle truppe napoleoniche, il loro patrimonio fu saccheggiato, finendo in buona parte in mani straniere.
Dopo la Guerra di Indipendenza, un nuovo avvenimento minacciò la strutture delle confraternite.
L' alienazione dei beni della Chiesa proposta da Mendizábal nel 1835 provocò l' eliminazione di molti conventi, fatto che ha logicamente colpì anche M
álaga. Le chiese dei conventi erano state la sede di molte Confraternite durante i secoli. Infatti, nell' epoca barocca, alcuni ordini di monaci, come per esempio i francescani, erano noti per il diffondere determinate devozioni e favorire la creazione di Confraternite penitenti. La scomparsa dei conventi obbligò numerose Confraternite a cercare nuove sedi dove collocare le Sacre Immagini e da cui iniziare le processioni durante la Settimana Santa.

Gli
inizi dello XX secolo sono stati ugualmenti poco felici. La crisi economica che colpì
Málaga in questa epoca (fallimento dell' industria siderurgica locale, flagello della filossera che distrusse le viti) si estese di conseguenza alle Confraternite. Questa delicata situazione economica, che comportava per un buon numero di Confraternite una grande difficoltà a svolgere la annuale processione penitenziale, costituì l'origine della fondazione, nel 1921, della Agrupación de Cofradías de Semana Santa de Málaga, principale associazione di questo tipo in Spagna.
La principale funzione di questa "Agrupación de Cofradías" è stata, fin dall' inizio, quella di sostenere economicamente le confraternite in modo da coprire le spese delle processioni, soprattutto quelle delle confraternite più sfavorite. E' precisamente negli anni 20 che la Settimana Santa malaghegna comincia ad acquisire l' importanza che la caratterizza attualmente. Oltre al rifiorire di confraternite decadute nei secoli precedenti, se ne formano di nuove ed aumenta il numero di turisti che giungono a Malaga anche d'inverno. Le processioni diventano un motivo di attrazione per il turista di quell' epoca e costituiscono, senza dubbio (come avviene oggi), una fonte di guadagno molto importante per la città.
Questo momento favorevole sarà sfortunatamente interrotto per motivi politici e sociali. Nella notte tra l' 11 e il 12 maggio del 1931, appena instaurata la Seconda Repubblica, gruppi incontrollati di anarchici irro
mpono nelle chiese della città e distruggono e tutto quello si trovava all' interno. L' ignoranza e l' intolleranza di alcuni mettono fine ad un patrimonio centenario della città. Una errata interpretazione della fede e la superstizione hanno distrutto quello che aveva unito varie generazioni di malaghegni. Dopo questi avvenimenti, il clima sociale agitato provoca la sospensione delle processioni, sebbene nel 1935 alcune confraternite uscirono in strada (saranno denominate da quel momento "le coraggiose") rischiando il poco patrimonio che avevano potuto riunire. Nel 1936 la Guerra Civile porta una nuova ondata di distruzione di tutto quanto era stato appena ripristinato.

Il Dopoguerra è stato difficile per tutti e, certamente, soprattutto per le confraternite. Il recupero dei patrimoni sarà favorito dalle circostanze sociali e politiche dell'epoca. I vincitori, con un chiaro spirito "nazional - cattolico" favoriscono le celebrazioni della "Semana Santa" come trionfo nei confronti dei nemici della fede cattolica, esaltando e subordinando alla politica, durante i primi anni, un elemento popolare come le processioni. Di conseguenza, la presenza in esse dei militari aumenta considerevolmente, benché fosse già notevole nei secoli precedenti. Un altro aspetto da ricordare è l’aumento delle dimensioni dei troni, causato da una parte dal desiderio di far valere il trionfo della confessione cattolica sull' ateismo repubblicano, facendo ingrandire i troni su cui sono collocate le Immagini Sacre e, dall' altra, dai rapporti tra i confratelli e il clero, non sempre buoni, che hanno provocato l' emanazione di un decreto episcopale che proibiva i troni all' interno delle chiese, motivo di distrazione per i fedeli durante le Sacre Funzioni della "Semana Santa".
Da questo momento, non dovendo tenere più conto delle dimensioni dei portoni delle chiese, i "troni" divennero sempre più grandi.


Durante gli anni 60
del secolo scorso la mentalità delle confraternite cambiò.
Nonostante nel dopoguerra artisti e artigiani locali abbiano potuto produrre un buon numero di opere ispirate alla scuola di Granada, come da tradizione fino a quel momento nella città di M
álaga, il governo regionale rivolse la sua attenzione alle Confraternite di Siviglia. Le nuove committenze, sia di Immagini sia di troni o di altri oggetti, saranno realizzati a Siviglia, cosa che perdura ancora oggi.
Un altro fatto importante sarà l' ingresso attivo dei giovani nelle confraternite, cosa che viene ben presto a creare alcuni problemi.
La differenza di mentalità rispetto a chi aveva diretto le confraternite fino ad allora, provocherà la nascita di tensioni nel seno delle medesime. L' arrivo della democrazia negli anni 70 farà in modo che questi confratelli giovani risolvano il problema con la creazione di nuove confraternite, con una differente visione della "Semana Santa". L' elemento più importante non sarà la sontuosità delle processioni, ma l' uscita dalle chiese in cui la confraternite hanno la propria sede e la realizzazione della "Estación de Penitencia" nella Cattedrale, cosa che il Vescovado ha permesso a tutte le confraternite malaghegne nell' anno 1988 (fino a quel momento avevano questo privilegio soltanto le confraternite di "Viñeros" e di "Pasión")
Al giorno d' oggi i due modi di concepire e vivere la Settimana Santa convivono.
Assieme all' ideologia sviluppata durante il dopoguerra (troni di grandi dimensioni, sontuosità e lusso nelle processioni) possiamo trovare l' orientamento sorto alla fine degli anni 70 all' interno delle nuove confraternite (spirito di penitenza rigorosa ed importanza della "Estación de Penitencia").


- LE PROCESSIONI DI MÁLAGA -

PROCESSIONI DEL VENERDI' DI PASSIONE
(Viernes de Dolores)

PROCESSIONI DEL SABATO DI PASSIONE
(Sábado de Pasión)

PROCESSIONI DELLA SETTIMANA SANTA
(Semana Santa)


(cliccare sulle foto, tratte dal sito Málaga Mistica, per vedere tutti i volti di Cristo e delle "Dolorose")

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di notizie tratte dal web.
- Foto tratte dal web.
N.B. - Tutte le foto provengono dall' archivio privato del dott. Franco Stanzione ed è vietato riprodurle senza il suo consenso e/o omettendo di citarne la fonte.

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